5 Campo di concentramento "Gineffa - Ismalia"

Dalla partenza da Tobruc ci fanno sbarcare in un posto, da dove, con gli autocarri ci portano nel campo di concentramento prigionieri di guerra, di Gineffa-Ismalia, qui ci assegnano una tenda ogni otto persone. È già qualcosa di buono: è la prima volta che possiamo dormire al coperto sotto una tenda e il campo in cui siamo é attrezzato. C'é anche l'acqua per poterci ripulire alla meglio possibile. Sappiamo che anche in questo campo, la sosta é breve, per poi essere trasferiti ad altro campo; ma intanto viviamo il primo giorno nel campo attrezzato.

Ci avvisano che a mezzogiorno ci danno un piatto di minestra che io non posso prendere perché non ho alcun recipiente per mettere dentro la razione di spettanza. Mi dò da fare, a trovare qualche recipiente adatto all'uso chiedendo nelle tende dove alloggiano altri prigionieri che già erano li prima del mio arrivo; ho visto infatti, dentro una tenda, dei barattoli vuoti, ho chiesto di chi fossero e se potevo averne uno per poter mangiare qualcosa. Mi rispose il proprietario e mi disse: I barattoli sono i miei, quanto mi dai per un barattolo? Risposi:«Non ho niente,se mi dai il barattolo mangio qualcosa, se non me lo dai,sono digiuno da molti giorni (20 giorni circa) rimango anche oggi senza mangiare fino a quando non troverò un barattolo».

Non mi sgomento e nemmeno impreco. Ho addosso un pastrano sporco e vecchio, quando ci inquadrano per avere il rancio, arrivo davanti alla distribuzione, e come se nulla fosse, dal lembo del mio pastrano faccio mettere la mia razione di minestra; il liquido cadde immediatamente,rimasero due fili di pasta che ho mangiato per la prima volta, dopo tanti giorni; con quel gesto, ho sorpreso tutti,la persona che mi aveva negato il barattolo é stata rimproverata dai suoi commilitoni di tenda, il giorno dopo, sono riuscito a trovare un barattolo che ho usato e che uso per i giorni che seguono.

Nel Campo di Gineffa c'é acqua e ci danno da mangiare quanto basta per sopravvivere, dopo qualche giorno,sono riuscito a distruggere i parassiti che regnavano nella mia maglia "l'unica che possiedo" a forza di metterla a bollire per più di una volta in una latta che ci avevano messa appositamente a, disposizione per tale scopo.